Chi è il mediatore linguistico cosa fa e dove lavora e quale differenza c’è con il traduttore e con l’interprete?
Quanta confusione si ha quando si parla delle professioni di interprete e traduttore e di mediatore linguistico e culturale. Spesso queste professioni si confondono .
Il mediatore linguistico e culturale si occupa di trasferire messaggi da una lingua all’altra ,generalmente oralmente facendo da tramite anche culturalmente. Gran parte delle incomprensioni sono culturali , dovute a usi e costumi diversi a religioni e credi diversi. Il mediatore linguistico culturale media tra le culture cercando di creare un ponte di comprensione tra di esse.
Il traduttore invece si occupa di testi scritti , deve avere delle competenze non solo linguistiche elevate, ma deve saper riscrivere e riportare nella propria lingua lo stesso contenuto della lingua di partenza. La sua competenza in lingua d’arrivo deve essere elevata non solo linguisticamente, ma anche dal punto di vista artistico culturale, deve saper trasferire lo stile , le sfumature dell’autore e non sempre è facile se non si esercitano tale abilità di scrittura.
L’interprete invece deve riportare oralmente nella lingua d’arrivo quello che un oratare,un parlante dice nella lingua di partenza e viceversa utilizzando diverse tecniche ed ausili tecnici ed attrezzature. Allora parleremo di interpretazione consecutiva , simultanea, trattativa , chouchoutage.
Dove studiare per diventare mediatori linguistici, culturali, traduttori e interpreti?
Le Scuole Superiori per Mediatori Linguistici sono le scelte migliori per queste professioni.
Tutti questi professionisti devono possedere titoli di studio ben precisi, di livello universitario, ma non possono essere confusi con quelli universitari in lingue e letterature straniere che danno ottimi profili culturali non pratici per svolgere queste professioni. All’interno della categoria di Mediatore Linguistico, interprete e traduttore è possibile riconoscere diversi profili e per coloro che hanno un titolo di Mediazione Linguistica (Laurea L/12) già Scuole Superiori per Interpreti e Traduttori sono competenze curriculari, da poter presentare come competenze reali.
– Traduttori tecnico-scientifici
– Traduttori per l’editoria
– Traduttori-adattatori
– Interpreti di conferenza
– Interpreti di trattativa.
-Mediatori linguistici e culturali
-Traduttori adattatori servizi audiovisivi
Interprete o traduttore? Quale differenza ?
Il traduttore si occupa della versione scritta di un testo da una lingua ad un’altra, mentre l’interprete provvede ad effettuare direttamente la traduzione di un discorso, ad interpretarlo visto che non si può tradurre parola per parola, in modalità diverse che può essere simultanea o consecutiva in relazione alle diverse esigenze.
Interprete e traduttore. Chi studia Mediazione Linguistica Nelle SSML può esercitarle a suo piacimento. Due professioni da svolgere in contemporanea dal professionista formato dalle SSML migliori. Chi le esercita sa che deve lavorare continuamente sotto pressione, dev’essere preciso, rapido, capace di adeguarsi agli argomenti e ai linguaggi più disparati. Anche quando riceve incarichi urgenti, non ha il tempo di meditare su ogni termine, per essere fedele all’originale sia nel linguaggio, sia nello stile, deve poterlo fare sempre sotto pressione e in tempi molto rapidi.
Di solito deve essere specializzato e conosce profondamente la materia o il genere letterario che è abituato a tradurre. Anche le tecniche di lavoro sono diverse. In entrambi i casi dell’Interprete e del Traduttore esistono tecniche e studi specifici che si apprendono e si esercitano a scuola nei laboratori e si perfezionano solo con la pratica già iniziata con le esercitazioni pratiche e perfezionata con i tirocini.
L’interprete di conferenza (o «parlamentare») deve saper lavorare in cabina di simultanea oppure in consecutiva, traducendo brani di discorso dopo aver preso appunti con un sistema personale di simboli e abbreviazioni.
Talvolta può essere chiamato a effettuare il servizio di interpretariato in chuchotage : una simultanea sussurrata all’orecchio dell’ascoltatore. Gli interpreti di trattativa, per esempio, a differenza di quelli di conferenza, sono necessariamente di parte. E non di rado hanno un peso determinante per l’esito del negoziato.
Traduttori e interpreti lavorano oggi da e verso la propria lingua madre, partendo da una o più lingue straniere. Presso le SSML il livello della prima lingua è sempre CI ,C2 mentre una seconda lingua raggiunge un livello B2,C1. Gli studenti sono ammessi ad un primo anno nelle SSML con un livello di competenze linguistico B1,B2per la prima lingua e minimo A2 per la seconda lingua.
REQUISITI PER DIVENTARE MEDIATORI LINGUISTICI, INTERPRETI TRADUTTORI
Chi desidera diventare interprete e traduttore, mediatore linguistico, traduttore ed adattatore per i servizi dell’audiovisivo non deve limitarsi a studiare le lingue. Occorrono buona cultura di base e perfetta padronanza delle tecniche di traduzione o di interpretariato e una grande cultura nonchè creatività.
Un buon professionista deve andare all’estero per perfezionare le lingue e conoscere usi, costumi e mentalità e deve specializzarsi in diversi linguaggi tecnico/ settoriali.
Deve tenersi aggiornato su tecniche e terminologie, essere competente in informatica applicata, Cat Tools e CAI tools conoscere bene il Marketing e i Social Media per usarli con competenze professionali e acquisire esperienza attraverso una lunga gavetta.
FORMAZIONE PER DIVENTARE MEDIATORI LINGUISTICI, INTERPRETI TRADUTTORI
La formazione universitaria in interpretariato o in traduzione si può conseguire in molti atenei italiani, tra cui a Trieste e a Forlì .
La formazione universitaria tuttavia spesso risulta molto culturale non professionalizzante per diversi motivi giuridici e legislativi: gli studenti non vengono divisi in classi di 25 come nelle SSML non hanno l’obbligo di frequenza e non hanno molti tirocini e ore di laboratorio. Inoltre iniziano l’interpretariato e la traduzione solo nella magistrale e questo rende quasi impossibile la formazione visto che l’interpretariato, ma anche la traduzione deve diventare uno competenza con molte ore di pratica alle spalle.
Tra le scuole private riconosciute dal MIUR le migliori, sono a numero chiuso, hanno attrezzature tecniche moderne e insegnanti che praticano la professione.
Corsi di aggiornamento a prezzo «politico» sono organizzati dalle sezioni regionali dell’UNITALIA associazione delle SSML che fanno parte dell’AUPIU.
Si possono effettuare anche stage presso la Commissione europea: per maggiori informazioni, visitare il sito http://ec.europa.eu/italia.
Dove studiare e specializzarsi in Interpretariato e Traduzione ?
Molte delle SSML hanno oggi la Laurea Madistrale in Traduzione specialistica e Interpretariato (Laurea Magistrale LM/94)
Fonte: UNITALIA